Vi sono dei rischi nel fare l’intervento?

Essendo un intervento di routine, ma impegnativo, è lecito che i pazienti possano avere dei dubbi riguardanti i rischi che comportano l’intervento e il periodo post-operatorio. Chiariamo questi punti.

Risponde il medico chirurgo Dr Paolo Filippini: 

La protesizzazione del ginocchio è diventata negli ultimi decenni un intervento di routine in grado di ripristinare una buona funzione articolare e una buona autonomia per il paziente. Come la maggior parte degli interventi chirurgici può esporre a un rischio infettivo, molto spesso superficiale che si risolve semplicemente con un trattamento antibiotico, o profondo che può condurre a una revisione chirurgica di pulizia ma anche in casi estremi alla sostituzione della protesi. In genere il rischio infettivo aumenta in pazienti che presentano condizioni di immunodeficienza e patologie metaboliche come il diabete. Un altro rischio da tenere in considerazione è rappresentato dalla trombosi venosa profonda con rischio di embolia polmonare. Tale rischio nel corso degli ultimi decenni si è enormemente ridotto mobilizzando precocemente il paziente, applicando calze elastiche per tutto il periodo successivo all’intervento, utilizzando dei farmaci anticoagulanti. In caso di trombosi venosa profonda esistono trattamenti medici adeguati che permettono di curare agevolmente il paziente. Un altro rischio che va messo in conto dopo la protesizzazione di ginocchio è la limitazione articolare residua o addirittura la rigidità. Questa complicazione è legata ad una tensione delle parti molli eccessiva o ad una inadeguata rieducazione articolare. 

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