Circa 5 anni fa ho cominciato ad accusare dolore all’anca sinistra. Pensavo che tutto fosse riconducibile ad una vecchia lussazione del coccige ed a episodi ricorrenti di lombosciatalgia. Fatte le RX, il medico che all’epoca mi seguiva, mi diagnosticò un’artrosi che rendeva la mia anca simile a quella di una sessantenne in realtà avevo solo 45 anni.
Decisi di non fare nulla, spaventata da quello che mi era stato detto e dalla soluzione proposta.
I dolori, prima sporadici e localizzati in particolare all’inguine, hanno iniziato ad aumentare progressivamente e con un peggioramento dei sintomi in particolare quando ero seduta. Quando decidevo di alzarmi avevo la sensazione di essere bloccata, non riuscivo ad appoggiare a terra la gamba che rimaneva leggermente piegata ma la preoccupazione maggiore era il fatto di non poter divaricare la gamba.
I disturbi sono aumentati ulteriormente fino a non riuscire a dormire la notte, dolori atroci e lacrime notturne per la disperazione.
Questo il motivo che mi ha fatto decidere, dopo 5 anni, di rivolgermi nuovamente ad un ortopedico
Ho scelto il Dr. Filippini in quanto chirurgo conosciuto nella zona dove abito.
Dopo la visita sono uscita soddisfatta per quanto mi era stato spiegato e tranquillizzata sui dubbi che, normalmente, si hanno quando ti viene proposta un intervento di protesi d’anca totale.
Avevo solo un’ultima paura da affrontare: l’anestesia generale… e se dopo l’operazione non mi sveglio? Dopo la visita con l’anestesista mi sono completamente rasserenata; avrei fatto l’operazione in anestesia spinale.
Dal giorno dell’intervento è stata una rapida escalation… sono ritornata nella stanza euforica, contenta di come era andata, della soddisfazione del Dottore. Mi sentivo piena di forze e cosa più importante non sentivo alcun dolore. Il secondo giorno post intervento ero già in piedi solo con l’uso delle stampelle, mi muovevo in piena autonomia senza le infermiere. Sono uscita dalla clinica dopo 5 gg per trasferirmi in un centro specializzato per la rieducazione dove sono rimasta per 3 settimane.
Ritornata a casa, dopo questo periodo di “vacanza”, ho ripreso le mie abitudine, la gestione della famiglia, della casa, a guidare a macchina e …. anche il lavoro.
Oggi, a distanza di 8 mesi, sono completamente soddisfatta della scelta fatta, sento la protesi mia, una parte di me che si è integrata perfettamente e mi consente di rifare tutto forse anche meglio di prima.
P.S. Riesco a mettermi anche lo smalto alle unghie dei piedi sola soletta