L’articolazione della spalla è una delle più complesse del corpo umano e collega il braccio al tronco. È formata dall’incastro di tre ossa: omero, scapola e clavicola, connesse da tendini, muscoli e legamenti.
Anatomicamente la spalla è composta da tre articolazioni:
- Gleno omerale
- Acromion-claveare
- Sterno-costo-clavicolare
La lussazione della spalla è una condizione in cui nell’articolazione scapolo-omerale la testa dell’omero e la cavità glenoidea della scapola perdono il contatto e la testa dell’omero esce dalla sua sede naturale.
Quali sono le cause?
La lussazione della spalla può avvenire in seguito ad un trauma violento come una caduta o un impatto diretto sulla spalla. La lussazione traumatica provoca un dolore intenso e una incapacità a muovere l’arto. E’ comune che si verifichi un distacco del cercine glenoideo dal bordo della glenoide, conosciuto come lesione di Bankart, che predispone a successive lussazioni recidivanti.
Altra causa della lussazione di spalla è la debolezza dei legamenti e della capsula che mantengono l’articolazione in sede (lassità capsulo legamentosa). Questa debolezza rende l’articolazione instabile e la lussazione può verificarsi anche senza un trauma evidente. Questo tipo di lussazione è comune nei soggetti più giovani e nelle persone con una particolare predisposizione genetica.
Fattori di rischio
I fattori di rischio, cioè gli elementi che possono aumentare la probabilità di sviluppare un problema, possono essere classificati in due categorie: estrinseci e intrinseci.
- Fattori di rischio estrinseci: questi sono legati all’ambiente esterno, come attività lavorative che richiedono l’uso delle braccia sopra il livello del torace o la pratica di sport da contatto o attività sportive a elevato stress per la spalla.
- Fattori di rischio intrinseci: questi sono strettamente legati alla persona stessa, come l’ipermobilità dell’articolazione e la giovane età. Inoltre, alcuni di questi fattori possono derivare da danni patologici causati da una precedente lussazione. Un trauma iniziale che provoca una lussazione della spalla può predisporre il paziente a successive instabilità ricorrenti.
Spalla lussata: i sintomi
I sintomi di una spalla lussata includono:
- Dolore intenso immediato alla spalla.
- Incapacità di muovere il braccio.
- Deformità visibile della spalla, con la testa dell’omero fuori posto.
- Gonfiore e lividi intorno alla spalla.
- Sensazione di intorpidimento o formicolio nel braccio e nella mano.
Spalla lussata, cosa fare?
In caso di spalla lussata, è importante agire rapidamente e non tentare di correggere la slogatura da soli. Ecco cosa fare:
- Immobilizzare la spalla e il braccio utilizzando una benda o una fascia.
- Applicare del ghiaccio per ridurre il gonfiore e il dolore.
- Recarsi immediatamente al pronto soccorso.
La lussazione scapolo omerale può provocare complicanze immediate di vario genere, tra cui citiamo:
- Danni ai nervi: la lussazione può comprimere o danneggiare i nervi che passano vicino all’articolazione della spalla causando intorpidimento, formicolio o debolezza nel braccio e nella mano.
- Danni ai vasi sanguigni: la fuoriuscita della testa dell’omero può lesionare i vasi sanguigni circostanti, portando a ematomi o riduzione dell’apporto sanguigno al braccio.
- Fratture: durante la lussazione, possono verificarsi fratture della testa dell’omero, della glenoide o di altre ossa della spalla.
- Lesioni ai tessuti molli: tendini, legamenti e il cercine glenoideo possono subire danni significativi, come la lesione di Bankart, che aumentano il rischio di future lussazioni.
Raramente può capitare che con la spalla slogata si verifichi anche la sindrome compartimentale, ovvero un aumento della pressione nei compartimenti muscolari del braccio che richiede un intervento medico immediato.
Diagnosi
La diagnosi di una lussazione alla spalla viene effettuata attraverso un esame fisico e l’anamnesi del paziente. L’ortopedico può utilizzare radiografie per confermare la fuoriuscita della spalla e valutare eventuali lesioni associate, come la lesione di Bankart. In alcuni casi, può essere necessario eseguire una risonanza magnetica (RMN) per valutare meglio i tessuti molli e la struttura della spalla.
Terapie conservative
Il trattamento iniziale per una spalla fuori posto include:
- Riduzione chiusa: una manovra eseguita da un medico per riportare la testa dell’omero nella cavità glenoidea.
- Immobilizzazione: l’uso di una fascia o un tutore per immobilizzare la spalla e permettere la guarigione dei tessuti.
- Fisioterapia: esercizi mirati per ripristinare la forza e la mobilità della spalla.
Chirurgia
Il trattamento chirurgico per la lussazione di spalla viene considerato nei casi di instabilità ricorrente o alto rischio di ri-lussazione. L’intervento di Latarjet è una procedura comune per prevenire ulteriori lussazioni. Questo intervento prevede l‘inserimento di un tassello osseo autologo prelevato dal paziente (dalla coracoide) sul margine anteriore della glena, fissato con viti metalliche.
L’intervento avviene in artroscopia, dura circa 40 minuti e mira a ripristinare la capacità contenitiva dell’articolazione, riducendo il rischio di future lussazioni o sublussazioni. L’instabilità della spalla e le lussazioni ripetute possono facilitare lo sviluppo di patologie articolari come l’artrosi causando dolore e rigidità cronica.
Lussazione spalla: tempo di recupero
Il tempo di recupero dopo una lussazione alla spalla varia in base alla gravità della lesione e al tipo di trattamento. Dopo un intervento di Latarjet solitamente il paziente indossa un tutore per circa 4-6 settimane e deve poi seguire un programma di fisioterapia che può durare diversi mesi. La completa guarigione e il ritorno alle attività normali possono richiedere dai 3 ai 6 mesi.
In caso di spalla dislocata o instabilità della spalla, è fondamentale sottoporsi ad una visita ortopedica alla spalla per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. Non trascurare i sintomi e cerca assistenza medica tempestiva per prevenire complicazioni a lungo termine.