L’architettura della mano è un universo complesso di ossa, articolazioni e legamenti che permette di svolgere diverse funzioni come la presa di precisione, afferrare un oggetto con la punta delle dita, la presa di forza, prendere un oggetto con l’intera mano, palmo compreso.
La mano è anche un organo di senso, il senso tattile. Attraverso la mano possiamo percepire il calore, il freddo e la consistenza di oggetti e superfici. Per descrivere in modo adeguato l’anatomia della mano possiamo iniziare suddividendola in tre parti:
- le cinque dita;
- il palmo, il lato verso il quale si chiudono le dita;
- il dorso, la parte della mano opposta al palmo.
Le ossa delle mani: come si chiamano?
Nonostante abbia delle dimensioni ridotte, la mano ha moltissime ossa che possono essere suddivise in:
– Carpo: sono le ossa compongo il polso, in tutto sono otto;
– Metacarpo: la parte centrale della mano che è composta da cinque ossa lunghe;
– Falangi: le falangi sono le ossa che compongono le dita e in tutto sono 14. Le falangi sono classificate in base alla loro posizione e si suddividono in prossimali, intermedie e distali.
In tutto le ossa che compongono la mano sono 27 e tutte concorrono a sostenere la sua particolarissima struttura che ci permette di muovere le dita una per una e di afferrare e manipolare oggetti di ogni tipo.
Le articolazioni della mano
Le articolazioni all’interno della mano sono molte e ognuna svolge una preziosa funzione:
- Articolazione del polso (radio-carpica: situata tra la parte inferiore del radio e alcune ossa del carpo; permette movimenti di flessione, estensione, abduzione, adduzione e circonduzione;
- Articolazioni intercarpali: queste articolazioni si trovano tra le varie ossa del carpo, contribuendo alla mobilità e stabilità del polso;
- Articolazioni carpo-metacarpali: situate tra le ossa della fila distale del carpo e la base delle ossa metacarpali, consentono movimenti di scivolamento e limitati movimenti di flessione, estensione e inclinazione laterale;
- Articolazioni intermetacarpali: connettono le ossa del metacarpo tra loro tramite dei legamenti e consentono movimenti di flessione, estensione, adduzione e abduzione, oltre a una leggera flessione laterale, grazie alla curvatura naturale delle ossa metacarpali;
- Articolazioni metacarpo-falangee: articolazioni formate dalle teste arrotondate delle ossa metacarpali che si inseriscono nelle cavità delle prime falangi;
- Articolazioni interfalangee: queste articolazioni si trovano tra le falangi e permettono movimenti di flessione e limitata estensione.
I muscoli della mano
I movimenti della mano avvengono grazie ai muscoli della mano, chiamati muscoli intrinseci, e ai muscoli dell’avambraccio, chiamati muscoli estrinseci.
I muscoli della mano sono:
- i muscoli del compartimento tenar: muscoli del pollice;
- i muscoli del compartimento ipotenar: muscoli del mignolo;
- i muscoli del compartimento centrale (flettono le articolazioni metacarpo-falangee e estendono le articolazioni interfalangee delle dita, tranne il pollice);
- i muscoli interossei (muscoli palmari e dorsali).
I muscoli estrinseci sono flessori ed estensori. Questi muscoli dell’avambraccio permettono di piegare ed estendere le dita, di spostare le dita verso o lontano l’una dall’altra e di far compiere al pollice il movimento di opposizione.
Anatomia della mano: i tendini
Ogni muscolo è collegato alle ossa tramite i tendini, necessari per mantenere la stabilità e la flessibilità della mano. I tendini della mano si suddividono in due grandi categorie:
I tendini flessori ci permettono di piegare le dita;
tendini estensori responsabili dell’estensione le dita.
Questi tendini lavorano in sinergia per permettere i movimenti complessi e precisi della mano, come afferrare, rilasciare oggetti, e movimenti di fine coordinazione come scrivere o digitare.
Legamenti della mano
I legamenti della mano sono strutture di tessuto connettivo fibroso che collegano le ossa tra loro, fornendo stabilità e permettendo movimenti controllati delle articolazioni. Ecco i principali legamenti della mano:
- Legamenti del polso;
- Legamenti intercarpali;
- Legamenti carpo-metacarpali;
- Legamenti metacarpo-falangei;
- Legamenti interfalangei.
Questi legamenti lavorano insieme per mantenere la stabilità delle articolazioni della mano, permettendo allo stesso tempo movimenti precisi e controllati.
La complessa struttura anatomica della mano, con le sue ossa, articolazioni, muscoli, tendini e legamenti, svolge un ruolo fondamentale non solo nella mobilità e funzionalità, ma anche nella percezione sensoriale. Comprendere la fisiologia della mano è essenziale per mantenere la sua salute e prevenire eventuali problemi. Se avverti dolori, difficoltà nei movimenti o noti cambiamenti nella funzionalità della tua mano, è importante consultare uno specialista. Prenota una visita medica per identificare eventuali patologie e pianificare un trattamento adeguato, garantendo così il mantenimento della funzionalità e della qualità della vita.