Il corpo umano non è esattamente simmetrico: molti di noi hanno una gamba più lunga dell’altra, magari di pochi millimetri, senza neanche saperlo. Se però l’asimmetria è significativa (dell’ordine dei centimetri) può causare problemi all’intero apparato locomotore e in questo caso è necessario consultare uno specialista.
L’eterometria è una condizione abbastanza comune degli arti inferiori in cui si riscontra un’asimmetria nella lunghezza delle gambe. E’ una patologia dell’accrescimento che può presentarsi con incremento (ipermetria) o accorciamento (ipometria) di uno degli arti.
Le cause dell’eterometria sono molteplici: può avere un’origine congenita, legata al patrimonio genetico, un’origine idiopatica, non imputabile a fattori determinati, traumatica se conseguente ad un incidente o iatrogena se causata da un’errata terapia medica.
Perché è bene non sottovalutare l’eterometria? Soprattutto se gli arti inferiori presentano una differenza di lunghezza evidente, quantificabile in uno o più centimetri, l’eterometria può creare, a lungo andare, dei seri scompensi a livello del bacino e della colonna vertebrale.1
Eterometria anatomica ed eterometria funzionale
Le eterometrie si distinguono in due principali tipologie: anatomica e funzionale.
Quando l’eterometria interessa fattori strutturali, ossia uno o più ossa sono effettivamente più corte o più lunghe rispetto a quelle dell’altra gamba, si parla di eterometria anatomica, o reale, e può interessare l’osso del femore, della tibia o del tarso.
L’eterometria funzionale, invece, detta anche falsa gamba corta, è la conseguenza di particolari rapporti muscolari e articolari ma le misure delle ossa non presentano differenze di lunghezza. In genere l’eterometria funzionale si associa ad altre condizioni patologiche a carico del ginocchio e del piede, come ad esempio il ginocchio varo o valgo o può essere determinata da squilibri muscolari, a loro volta conseguenza di sublussazioni, lassità articolari e scoliosi.
Diagnosi di eterometria
Se si ha il sospetto di avere una gamba più lunga dell’altra e si vuol scoprire se si tratta di eterometria anatomica o funzionale è necessario sottoporsi ad una visita specialistica ortopedica. Per misurare l’entità della eterometria l’ortopedico farà una prima valutazione osservando la postura del paziente in piedi, con il peso bilanciato su entrambe le gambe. In caso di eterometria il bacino è lievemente inclinato verso il basso, oppure verso il lato della gamba più corta, mentre il ginocchio della gamba più corta è flesso.
La seconda valutazione si svolge con il paziente sdraiato supino sul lettino rigido con le gambe distese. Il medico prenderà la misura di entrambe le gambe partendo dall’esterno del fianco all’altezza dell’ombelico fino alla parte interna della caviglia.
Per individuare quale osso presenta un’eterometria il medico posizionerà il paziente supino con le ginocchia flesse e i piedi appoggiati sul piano del tavolo d’esame. Se l’asimmetria è visibile dall’osservazione frontale e il ginocchio più basso si trova dal lato della gamba più corta allora l’eterometria interessa la tibia. Mentre se dall’osservazione laterale il ginocchio risulta essere posizionato in avanti rispetto all’altro, l’eterometria è causata dalla lunghezza diversa dei due femori.
Per scongiurare un caso di eterometria apparente il medico effettuerà una misurazione dall’ombelico all’apice del malleolo mediale. In questo modo potrà scoprire se la differenza è imputabile ad altre cause come, per esempio, ad un’asimmetria del bacino.
Successivamente lo specialista può prescrivere un’indagine radiografica per valutare e confermare il quadro generale.2
Eterometria e dismetria
Quando si cercano informazioni sull’eterometria, soprattutto su internet, è possibile imbattersi in molti testi che usano in alternativa anche il termine dismetria. In realtà eterometria e dismetria non sono sinonimi ed indicano due situazioni diverse.
La confusione nasce dal fatto che anche la dismetria si manifesta come una condizione anomala localizzata negli arti inferiori ma è una patologia di origine neurologica che implica una mancanza di misura nei movimenti volontari delle gambe, che risultano bruschi e scoordinati.3
La dismetria è quindi essenzialmente un’alterazione dell’atteggiamento neuro-psico-motorio che può derivare da lesioni al cervelletto o al midollo spinale.
Terapie e interventi per l’eterometria
Una volta individuato l’arto coinvolto, le eventuali patologie associate e il grado della eterometria, il medico può prescrivere l’utilizzo di scarpe ortopediche con rialzo. Questa terapia conservativa si applica a pazienti nel periodo della crescita e con una eterometria inferiore ai 2 cm.4
L’eterometria è una condizione che viene diagnosticata solitamente nel periodo della crescita e l’approccio chirurgico prevede l’inserimento di placche e altri mezzi di ortesi per innescare un processo di “crescita guidata”. I mezzi di sintesi possono essere rimossi dopo un periodo di 4/10 mesi oppure al termine dello sviluppo.5
Nell’adulto l’eterometria può essere corretta per mezzo di un’operazione chirurgica; il chirurgo ortopedico, a seconda del caso clinico, potrà procedere con l’allungamento dell’osso più corto, l’accorciamento dell’osso più lungo o una combinazione tra i due. L’operazione prevede l’utilizzo di mezzi di ortesi, come chiodi e fissatori.
6Note
- Universo del Corpo. “Ortopedia”, Treccani.it, 2010, punto n.4
- Gross, Jeffrey. Fetto, Joseph. Rosen, Elaine. “Esame obiettivo dell’apparato muscolo-scheletrico”, EDRA, 2016
- Dizionario di Medicina, “Dismetria”, Treccani.it, 2010
- Leali Tranquilli P., Valassina A. “Le dismetria degli arti”, Argomenti di ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Estratti, Verducci Editore
- Boero S. Mannino S., Ratto F., S. Riganti. “Crescita Guidata”. Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia. Vol XL, Suppl. 3, 2014, Pacini Editore Medicina, S88. pp.97
- Leali Tranquilli P., Valassina A. “Le dismetrie degli arti”, Argomenti di ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Estratti, Verducci Editore