La cartilagine è un tessuto conosciuto per la sua resistenza e la sua elasticità ma all’interno del ginocchio svolge una funzione fondamentale: è responsabile di tutta la meccanica articolare. Per questo motivo è importante curare eventuali danni o usura della cartilagine del ginocchio.
Il ginocchio è la più complessa struttura articolare del corpo umano. Al suo interno si incontrano tre diverse componenti ossee che devono bilanciarsi perfettamente per permettere al comparto di muoversi.
I capi articolari del ginocchio sono rivestiti da una particolare varietà di cartilagine ialina caratterizzata da un colore madreperla che copre tutte le superfici ossee che compongono l’articolazione.
Questa varietà di cartilagine articolare ha il compito di ammortizzare, distribuire i carichi e permettere ai capi articolari di scorrere contemporaneamente e quindi di funzionare in maniera corretta.
Vediamo adesso com’è fatta e com’è distribuita la cartilagine all’interno del ginocchio.
Spessore del tessuto cartilagineo
L’articolazione del ginocchio è composta dai condili femorali, dalla rotula e dai piatti tibiali. A seconda della singola parte anatomica in cui è presente, la cartilagine svolge una determinata funzione e ha uno spessore particolare.
In genere la cartilagine in un ginocchio adulto raggiunge uno spessore variabile tra 1,5 e 3 mm ed è indispensabile per permetterne i movimenti e per distribuire il carico.
La cartilagine articolare copre i condili femorali, la parte finale del femore, i piatti tibiali e la parte superiore della tibia. Tra queste due componenti articolari troviamo i menischi, due formazioni di fibrocartilagine che hanno il compito di agevolare i movimenti di flesso – estensione e di rotazione del ginocchio.
La rotula, nella parte posteriore, è coperta da uno strato di cartilagine articolare che può raggiungere anche i 10 mm, la più spessa del corpo umano, ed è l’unica che non segue il profilo dell’osso che deve proteggere. L’apice del tessuto cartilagineo, nella maggior parte dei casi, è laterale rispetto all’apice dell’osso.
Fattori di rischio per la cartilagine del ginocchio
Pensiamo che, solo compiendo il movimento di alzarsi da soli dalla sedia, il carico che si concentra sull’articolazione femoro rotulea raggiunge 3,5 volte il peso del corpo. Mentre sull’articolazione femoro tibiale la forza è stata stimata in oltre 4 volte il peso del corpo.
Si evince che la cartilagine del ginocchio è sottoposta ad uno stress continuo per tutta la durata della nostra vita e aumenterà in conseguenza a vari fattori, uno su tutti l’obesità che, indipendentemente dal sesso, è la principale causa di artrosi al ginocchio.
Altri fattori che possono causare problemi alla cartilagine sono le alterazioni posturali, il disallineamento delle superfici articolari, la presenza di pregresse fratture ossee o danni alle parti molli adiacenti come menischi, tendini, legamenti e muscoli.
Lesioni della cartilagine del ginocchio
Il tessuto cartilagineo del ginocchio può danneggiarsi per un trauma diretto o indiretto, che potenzialmente, può coinvolgere anche parte dell’osso subcondrale, oppure in conseguenza ad un processo degenerativo in atto.
Queste lesioni si caratterizzano per una lenta erosione del tessuto cartilagineo associato a ulcerazioni.
Infine, più raramente, le lesioni alla cartilagine del ginocchio possono insorgere in conseguenza di un processo infiammatorio o infettivo.
In ogni caso, la cartilagine del ginocchio subisce un processo di frammentazione perdendo pian piano le sue proprietà meccaniche fino a lasciare i capi ossei privi di protezione.
I sintomi che indicano una cartilagine del ginocchio consumata sono gonfiore e dolore associati a difficoltà di movimento; se la lesione si concentra in un’unica sede viene chiamata lesione monofocale mentre se si presenta in più sedi, plurifocale.
Come curare una cartilagine del ginocchio consumata
Se a causa di un dolore si sospetta un danno alla cartilagine del ginocchio è necessario rivolgersi ad un medico specialista.
Per individuare un danno alla cartilagine del ginocchio è necessario sottoporsi a diversi esami strumentali quali radiografie, RX, risonanza magnetica nucleare con e senza contrasto, RMN, e tomografia assiale computerizzata, TAC.
A seconda dell’entità del danno cartilagineo il medico può suggerire terapie conservative come l’utilizzo di farmaci, trattamenti fisioterapici, infiltrazioni di acido ialuronico magari in associazione a cortisone.
Grandi passi in avanti si stanno facendo nel campo della medicina rigenerativa. Oggi una delle tecniche più utilizzate per la cura della cartilagine consumata consiste nel prelevare cellule mesenchimali, ovvero un particolare tipo di cellule staminali adulte. direttamente dal grasso addominale del paziente e iniettarle all’interno del ginocchio per stimolare la rigenerazione della cartilagine articolare mancante.
Più informazioni sulla chirurgia rigenerativa della cartilagine del ginocchio.