F.A.Q. Protesi Anca

Si prevede una longevità media di oltre trent’anni per gli impianti protesici di anca che vengono posizionati oggi chirurgicamente.

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E’ possibile riscontrare un leggero allungamento dell’arto operato di circa un centimetro.

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Le protesi di ultima generazione sono realizzate solitamente in materiali biocompatibili. Di fronte a casi di allergie particolari a determinati materiali, si può ricorrere a protesi anallergiche.

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Si può tornare a una normale attività sessuale dopo pochi giorni dopo l’operazione. Le donne potrebbero essere più esposte a lussazione.

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Tendenzialmente sono consigliate attività dolci come il nuoto e da evitare sport da contatto.

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Le componenti metalliche della protesi possono attivare i sistemi d’allarme negli aeroporti.

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I tempi di recupero sono molto soggettivi. in ogni caso ci vuole almeno un mese per riprendere le principali attività quotidiane.

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Il ruolo della fisioterapia è fondamentale sia durante il ricovero che – soprattutto – nella fase post-operatoria.

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La scelta del ritorno a casa o della permanenza in un centro specializzato dipende da molti fattori, tra cui l’età del paziente e le condizioni domestiche e familiari del paziente.

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Ci sono senz’altro una serie di movimenti (come allacciarsi le scarpe) che vanno evitati per le prime settimane dopo l’intervento.

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L’intervento chirurgico di protesi d’anca ha mediamente una durata di un’ora circa e si suddivide in varie fasi di svolgimento, dalla preparazione del paziente al risveglio, fino al ritorno in degenza.

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I tempi medi di ricovero post-operatorio sono stimati in 5/6 giorni. Dopo circa 40 giorni dopo l’intervento spesso si può tornare allo svolgimento delle normali attività quotidiane.

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Per prepararsi adeguatamente è senz’altro necessario fare una serie di controlli (visite specialistiche, analisi, esami, radiografie) prima di sottoporsi all’intervento chirurgico.

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Esistono diverse metodologie di’intervento chirurgico con le quali è possibile eseguire la protesizzazione dell’anca malata.

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Le diverse tipologie di protesi d’anca si distinguono sulla base delle caratteristiche stesse dell’impianto protesico (parziale o totale) e rispetto ai sistemi di fissazione della protesi all’osso.

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Sono alcuni precisi campanelli di allarme, come un persistente dolore, che fanno propendere per questo tipo di intervento, che va a sostituire l’anca malata con componenti protesiche artificiali.

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